09 dicembre 2008

Dati GIS pubblici: una riflessione


Piano Regolatore Generale 1997 di Monza pubblicato da AutoCAD su Google Earth. Fai click sull'immagine per ingrandirla o leggi l'articolo qui.

Per tutti noi che operiamo nel campo GIS, o Geospaziale che dir si voglia, appare chiaro che uno dei principali ostacoli alla realizzazione dei progetti sta nel costo dei dati geografici.

Per esempio, ricordo bene quando la mia città, Monza, decise di realizzare la cartografia aerofotogrammetrica, per avviare la variante al Piano Regolatore Generale.
Il costo fu di un miliardo delle vecchie lire (1993), tanto che il Comune li chiese in prestito ad una sua azienda municipalizzata, altrimenti avrebbe dovuto attendere il bilancio dell'anno successivo. A questo costo,naturalmente, si aggiunse la parcella del professionista incaricato, che fu Leonardo Benevolo (sì, proprio lui).

Quando poi il nuovo Piano fu reso pubblico, (realizzato tutto con AutoCAD!), chiedemmo che venisse messo a disposizione su CD-Rom, al costo della sola riproduzione, come del resto prevede nella legge 241 del 1990 che regolamenta il diritto di accesso agli atti pubblici:


25. 1. Il diritto di accesso si esercita mediante esame ed estrazione di copia dei documenti amministrativi, nei modi e con i limiti indicati dalla presente legge. L'esame dei documenti è gratuito. Il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di riproduzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e di visura.
Ci sembrò una cosa naturale.
Perchè distribuire solo sulla carta un lavoro costato ingenti risorse alla collettività, quando sia gli altri enti pubblici che i professionisti possono ricevere notevoli benefici utilizzando il dato digitale? Perchè costringere chiunque avesse bisogno della cartografia o del Piano a ripassare tutto allo scanner (perdendo nettamente in qualità), o peggio a disegnare sulla carta? Eppure ci furono resistenze. Ma alla fine abbiamo ottenuto la distribuzione pubblica del Cd-Rom, al solo costo della sua riproduzione: ce l'ho ancora...

Passati diversi anni, le cose stanno cambiando.
La diffusione di strumenti come Google Maps e Google Earth ha risvegliato l'attenzione e soprattutto la speranza che sia veramente possibile condividere dati geografici facilmente, e gratuitamente o quasi. Molte Amministrazioni,soprattutto regionali si stanno convincendo a distribuire i loro dati.
Tempo fa ho provato a scrivere un articolo con una panoramica delle possibili fonti dati GIS regionali. Tra queste fonti cito spesso ad esempio la Regione Lombardia, che ha messo molti dati importanti a disposizione qui. Basta registrarsi. Recentemente, sulla Newsletter di MondoGIS, è apparsa la notizia che la Regione Friuli Venezia Giulia ha reso accessibili gratuitamente le cartografie numeriche regionali qui. Spero che in breve tempo tutte le regioni seguano questi esempi.

Ancora, alcuni dati geografici nazionali (comuni, province, regioni, con alcuni attributi) sono disponibili sul sito Istat in formato Shapefile.

Il Centro Interregionale ha messo a disposizione una pagina Web dedicata allo stato della cartografiain Italia nel 2007 qui. Peccato non si riesca a capire quando e se verrà aggiornata.

Infine ho scoperto che il sito italiano dell'Associazione Italiana per l'Informazione Geografica Libera (GFOSS - Geospatial Free and Open Source Sofware) ha pubblicato sotto forma di Wiki una pagina di riepilogo sui geodati delle Regioni che trovi qui. Ottima idea.

Se è vero che per molti impieghi il download resta la forma più diretta e semplice, non va dimenticato che la tecnologia consente di pubblicare le cartografie ed i piani direttamente sul web, ad esempio con MapGuide.


La vista iniziale del sito Web GIS pubblicato con MapGuide che ho descritto qui.

Grazie allo standard WMS, inoltre,è possibile condividere dati addirittura all'interno della propria applicazione GIS (AutoCAD Map 3D ad esempio), come nel caso della Regione Abruzzo di cui ho scritto poco fa.

Eppure quanti Piani e quante cartografie vengono ancora distribuiti in formato PDF, l'equivalente digitale della carta... Anche a Monza, purtroppo.

Anche la legge, ormai si è evoluta, e nel nostro caso fa testo la direttiva europea Inspire. Trovi qui il sito ufficiale.
Questa prevede una soluzione definitiva: per permettere la diffuzione dei dati geografici ogni Stato deve implementare una sua Infrastruttura di Dati Territoriali nazionale, coordinando quelle di livello sub-nazionale. Questa infrastruttura deve mettere a disposizione non solo i dati geografici, ma anche metadati e servizi cartografici Web, secondo gli standard WMS e WFS. Quindi è anche l'Europa a chiederci di rendere disponibili i dati geografici: ma quante e quali regioni si stanno adeguando?

Altro che PDF...
GimmiGIS

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